Scola

Via Pennavaire 166
17030 Castelbianco (SV)

CHIUSURA Martedì e Mercoledì

018277015
3403403603
scolarist.it
info@scolarist.it

FERIE Gennaio
COPERTI: 35 interni + 35 esterni
ANIMALI si

Colletta di Castelbianco è un labirinto di edifici in pietra, terrazze e scalinate: un piccolo villaggio medievale tornato a vivere come interessante meta turistica. Proprio poco fuori da questo borgo, nel 1926, i nonni Manuelin e Angiolina inaugurarono il ristorante Scola: tradizione di ospitalità che continua ancora oggi a contraddistinguere l’attività di famiglia, in una grande casa di campagna che conserva un’atmosfera d’altri tempi. Preziose testimonianze di questo passato sono il soffitto con travi a vista, il parquet scuro, i mobili antichi e le tende damascate dell’accogliente sala. Con la bella stagione è possibile cenare sotto il pergolato del giardino, con vista sul verde della Val Pennavaire. La cucina affidata a Roberto Rummolo ha impresso una traccia personale alla tradizionale cucina ligure-emiliana che da sempre caratterizza la proposta della locanda. Esemplari in tal senso i tre percorsi degustazione nei quali stagionalità e autenticità dei prodotti prendono una forma moderna, originale e appetitosa. I piatti sanno raccontare con inventiva i sapori intensi dei prodotti di terra, dalla cacciagione ai funghi, come quelli più delicati ma non meno intriganti del pesce del mare savonese, invisibile ma in realtà a soli pochi chilometri. L’azienda agricola degli Scola, seguita da Samuele, rifornisce direttamente la dispensa di verdure fresche e del meraviglioso olio extravergine. Gabriele Scola ha raccolto nella vecchia “Enostanza” più di 550 etichette locali e non, disponibili anche per la vendita al dettaglio. In alternativa al vino sono proposte le birre artigianali di produzione propria, realizzate con i luppoli coltivati nei campi di fronte al ristorante.

Menu TavoleDOC

60 € a persona

Spaghettone, salsa di noci, culatello piacentino e radicchio

Tempo di preparazione: 30′ + 2h di cottura· Difficoltà: media

Iniziare lavando e tagliando a metà il radicchio, aggiungendo sale e pepe. Tostarlo in padella con un filo d’olio per un paio di minuti.
Dopo averlo fatto raffreddare, inserirlo in una busta sottovuoto insieme all’aceto: assicurarsi che la busta sia totalmente chiusa e cuocerla col roner a 85 °C per 90 minuti.
Finita la cottura frullare al mixer, fino ad ottenere una crema liscia ed omogenea. Tenere da parte fino all’impiattamento. PER LA SALSA DI NOCI: inserire tutti gli ingredienti nel mixer e frullarli per ottenere una crema densa e omogenea. Anche questa salsa verrà utilizzata al momento del servizio, quindi si può tenere da parte e concentrarsi sul resto della ricetta.

PER LA PASTA: stendere il culatello in una teglia e tostarlo in forno a 170 °C per 15 minuti. Una volta trascorso il tempo necessario, tritarlo al coltello grossolanamente.
Per terminare, cuocere la pasta in acqua salata per 12 minuti. Quando è pronta, scolarla e finire la cottura in padella con acqua e olio per altri 3 minuti per raggiungere la giusta consistenza ed esaltare il sapore del grano. Mantecare con 4 cucchiai di salsa di noci e servire con la crema di radicchio e il crumble di culatello precedentemente ottenuti.
Curare la presentazione, utilizzando tutti gli ingredienti: in questo modo conquisterete i vostri commensali.