ÖSTERIA Ö MAGAZIN

Via Cairoli 3
16038 Santa Margherita Ligure (GE)

CHIUSURA Mercoledì

FERIE Novembre
COPERTI 40 interni + 50 esterni
ANIMALI si

Nonostante un vento carico di salsedine soffi tra le vie di Santa Margherita Ligure, l’Osteria Ö Magazin invita alla riscoperta di una Liguria con i piedi ben piantati per terra e presenta un menu in controtendenza, principalmente di carne, espressione della tradizione più autentica. Dopo una lunga carriera nel fine dining, Edoardo Ferrera vuole infatti ritrovare i sapori della cultura popolare ligure, quelli in grado di “stupire nella semplicità”. A partire dai suoi ricordi d’infanzia, recupera i sapori che ogni genovese conosce bene, quelli della cucina di casa, che riescono a riaccendere le memorie dei nostalgici e trasportare i turisti in un vero e proprio viaggio nel tempo. Tra le preparazioni che meglio rappresentano la ricchezza di queste usanze c’è la A‘ Çimma alla Genovese servita con spuma di patate quarantine prezzemolate Presidio Slow Food, pioppini sott’olio e giardiniera della casa. Irrinunciabile è la pasta tirata a mano in diversi formati e servita con il pesto o vari tipi di tocco, denso sugo con pezzi di manzo che una lunga cottura rende morbido e saporito. Ideati dalle padrone di casa, le sorelle Emilia e Simona Mussini, arredi e mise en place contribuiscono a ricreare l’atmosfera: i piatti di porcellana, la stoffa dei mezzeri utilizzata per i divanetti e gli affreschi del soffitto evocano un’eleganza d’antan. L’ambiente vede come protagonista l’antica credenza dove sono custoditi formaggi e salumi locali, conserve, salse e sott’oli preparati in casa che accompagnano gli aperitivi in pieno stile ligure. La selezione dei vini punta a stimolare il palato dell’ospite proponendo etichette anticonvenzionali a partire dalle cantine del territorio più originali.

Menu TavoleDOC

60 € a persona

Stufato di pecora brigasca con carciofi di Perinaldo e patate quarantine

Tempo di preparazione: 3h · Difficoltà: media

n una pentola capiente con sedano, carote, una cipolla, pepe e chiodi di garofano, immergere l’osso femorale ricavato dallo spolpo di coscia della pecora e portare a bollore.
Cuocere per circa 90 minuti.
Disporre quindi la pecora tagliata a bocconcini in una casseruola capiente (meglio se di terracotta) e far soffriggere con 4 cucchiai di olio.
Salare, aggiungere la cipolla tritata restante e far rosolare per una decina di minuti. Aggiungere il vino bianco, coprire e far cuocere fino a quando non evapora completamente.
Iniziare quindi ad aggiungere il brodo precedentemente ottenuto poco alla volta e lentamente, di modo da coprire la carne e farla cuocere al meglio.
Pulire i carciofi togliendo le foglie, le spine e la barba interna: partire eliminando la punta e poi sfogliando il carciofo, ossia scartando le foglie più esterne e dure, continuando fino a quelle più tenere. Una volta raggiunto il cuore, procedere col gambo e con la barba. Una volta completata questa operazione, tagliare a spicchi e metterli in acqua e limone. Sbucciare con cura le patate e tagliarle a cubetti abbastanza grandi di modo che vengano cotte uniformemente. Scolare i carciofi e metterli con la carne, per poi aggiungere le patate e continuare la cottura per 50/60 minuti, rigirando il tutto ogni tanto. Tagliare il pane, sfregarlo con uno spicchio d’aglio e irrorarlo con un filo di olio evo ligure. Disporre le fette su una piastra per farle tostare. Servire quindi il tutto ben caldo.