TOE DRUE – ANTICA OSTERIA

Via Carlo Corsi 44R
16154 Genova

CHIUSURA Domenica. Sabato a pranzo.

FERIE 5 giorni ad Agosto
COPERTI 50 interni + esterni solo per aperitivo
ANIMALI si
PARCHEGGIO si

Punto di riferimento nella cultura gastronomica di Sestri Ponente, l’antica osteria Toe Drue deve il suo nome alle tavole spesse attorno a cui si ritrovavano gli operai dei cantieri navali circostanti. Anche dopo l’alluvione e la ristrutturazione, il ristorante ha conservato gelosamente questi tavoli di rovere, non solo come arredo ma anche come simbolo della sua storia e filosofia: ritrovare una cucina di mare che custodisce il carattere genovese, riuscendo a trasferire i valori nell’attualità gastronomica. Sono stati conservati e valorizzati una fontana di pietra originale e un forno di mattoni, dettagli autentici che contribuiscono a creare atmosfera del tutto particolare. Un’impressionante collezione di vini fa bella mostra sulle scaffalature di legno massello, un punto d’orgoglio per Andrea Zane, padrone di casa attento ad assicurare un clima informale ma discreto. Per Andrea il vino è poesia e la sua selezione deve rispecchiare tutte le sfumature del mondo enologico, dalle più rinomate etichette fino a piccoli produttori d’eccellenza. Sulla carta non possono mancare il Cappon magro, tradizionale tripudio di pesce e verdure e la Panissa fritta, rivista con un pizzico di fantasia. Durante tutto l’anno sono previsti menu tematici che interpretano al meglio i prodotti della stagione. Piatti come gli Agnolotti con toma Brigasca, datterini gialli e melanzane croccanti e il Trancetto di Alalunga, cipolle glassate, vellutata di carote e maionese all’aglio, rappresentano in maniera non banale la doppia anima della Liguria: quella agricola e quella marinara. Tra i dolci preferiti dai clienti più affezionati c’è il semplice ma infallibile, Tiramisù della casa.

Menu TavoleDOC

45 € a persona

Fagottini di orata con ragù di gallinella

Tempo di preparazione: 90′ · Difficoltà: media

PER LA PASTA ALL’UOVO: calcolare che per ogni 100 g di farina “00” serve 1 uovo: impastare il tutto, aggiungendo un pizzico di sale.

PER IL RIPIENO: cuocere le orate precedentemente eviscerate e squamate, aggiungendo un filo d’olio e dei sapori. Considerando la grandezza delle orate tra i 400 e i 600 grammi, farle cuocere nel forno per circa 20 minuti. Pulirle poi, facendo molta attenzione alle spine e a togliere tutti gli scarti.
Metterle in un recipiente con le patate bollite, un uovo intero, sale, pepe, maggiorana e una grattugiata di buccia di limone. Impastare e lasciare raffreddare il tutto.

PER IL RAGÙ DI GALLINELLA: sfilettare a crudo le gallinelle di media grandezza. In una padella soffriggere dello scalogno e adagiare dalla parte della pelle i filetti, bagnandoli con un bicchiere di vino bianco e poco sale. Coprire la padella per qualche minuto, prestando attenzione alla temperatura e a non bruciare il contenuto.
Facendo un po’ di spazio, aggiungere dei pelati e cuocerli fino ad appassimento. Per dargli sapore e freschezza unire 2/3 foglie di basilico. Inserire nuovamente i filetti e cuocerli nel pomodoro, a fiamma bassa e per qualche minuto, con un coperchio. Riempire i fagottini ottenuti dalla pasta all’uovo con l’orata ormai cotta, cercando di rendere i fagottini uniformi.
Per impiattare, unire la pasta al ragù, avendo cura della presentazione e dell’aspetto estetico.