The Cook

Vico Falamonica 9R
16123 Genova

CHIUSURA Lunedì a pranzo. Martedì

FERIE 1 settimana a Gennaio e 20 giorni ad Agosto
COPERTI 25
ANIMALI si

La sala affrescata in stile barocco dal celebre pittore Bernardo Strozzi è una delle tante perle nascoste all’interno dei palazzi nobiliari della vecchia “Zêna”. Un contesto affascinante per la cucina ligure d’avanguardia dello chef Ivano Ricchebono: un incontro tra due arti diverse, eppure sinergiche che fa del ristorante The Cook una sosta straordinaria. Qui la modernità esalta il passato: le eleganti lampade ad arco si curvano sugli impeccabili tavoli e fanno da ponte tra la dimensione storica degli scenografici trompe d’oeil e le geometrie pittoresche degli impiattamenti. La ricerca di una produzione locale per ridurre l’impatto ambientale e per sostenere le realtà più green è un’ideale sia etico che artistico, declinato nei menu di mare, d’entroterra e vegetariano. Nel riscoprire e arricchire le tradizioni, la chiave è il divertimento dell’ospite che, accompagnato dallo chef, viene condotto tra effetti scenici di accostamenti cromatici e risultati gustativi sorprendenti. Gli ingredienti più consueti e in apparenza semplici trovano declinazioni nuove come nell’Acciuga su tela con peperone, lemongrass e prezzemolo; oppure nello Spiedino di verza, funghi e cipollotto, maionese alla soya. Una sontuosa piccola pasticceria prepara ai dessert, nei quali continua la rivisitazione di celebri dolci con decostruzioni giocose e presentazioni pop (esemplari la Passeggiata nella neve o il TiramiCooK). In un’atmosfera romantica e carica di emozioni, il calore dell’accoglienza bilancia l’impeccabile formalità del servizio. Un’esperienza prodigiosa, completata da una selezione di vini che centra l’obiettivo di renderla memorabile.

Menu TavoleDOC

90 € a persona

Caramella di gallina, brodo di funghi

Tempo di preparazione: 3h · Difficoltà: media

Iniziare facendo sobbollire la gallina in un brodo di carota, sedano, cipolla e alloro per circa 2 ore. Il brodo si ottiene a partire dalle verdure che vanno pulite, mondate, tagliate e poi fatte cuocere con dell’acqua Trascorso il tempo necessario, tirare fuori la gallina dal brodo e spolpare la carne dalle ossa: se tutto è andato bene, verrà via con estrema facilità. Tritare la cipolla di Tropea. Condire la polpa ottenuta con un po’ di erba cipollina, aggiustando di sale e pepe e utilizzando mezza cipolla cruda, dell’olio e il mascarpone. Amalgamare per bene il tutto.

PER LA PASTA: utilizzare gli ingredienti elencati per creare una mattonella di pasta che deve poi essere stesa con cura. Tagliare delle forme rettangolari di circa 8 cm x 5 cm. Riempirle con l’impasto ricavato dalla gallina, attraverso un sac à poche e chiuderle arrotolando la pasta. Premere con le dita le estremità, ruotando l’impasto su se stesso di modo che si formino delle specie di caramelle, come in foto. Procedere arrostendo la pasta in padella con un filo d’olio, a fuoco basso: sfumare con il brodo e con della soia, mettere il coperchio e portare a cottura per il tempo necessario. Una volta pronti i ravioli, si può procedere a preparare la presentazione.

PER L’IMPIATTAMENTO: mettere i ravioli al centro del piatto e per un maggiore effetto scenico, si consiglia di versare il brodo solo una volta in tavola. Come tocco finale, affettare con una mandolina i funghi porcini crudi e disporre le lamelle di modo che abbelliscano i ravioli. Degustare quando il brodo è ancora caldo, con la possibilità di aggiungerne altro se gradito.