OSTERIA MODERNA

Via Vittorio Veneto 7
16043 Chiavari (GE)

CHIUSURA Lunedì. In estate: Domenica a pranzo. In inverno: Domenica a cena.

FERIE Variabili
COPERTI 32 interni + 40 esterni
ANIMALI si
PARCHEGGIO si

A pochi passi dal Palazzo Rocca di Chiavari e dal suo esotico Parco Botanico, Osteria Moderna è un piccolo locale di valore celato tra i portici del centro storico. La famiglia Carannante accoglie gli ospiti con professionalità e simpatia in un ambiente confortevole che alterna elementi tradizionali a rifiniture attuali. I tavolini all’aperto trovano riparo all’ombra delle incantevoli arcate dei loggiati. Mattia Carannante ha sviluppato ed evoluto con personalità la cucina di nonna Michela che lo ha iniziato ai fornelli fin da bambino. Facendo tesoro di questi ricordi, oggi porta sulle tavole dell’Osteria il genuino amore per gli ingredienti del territorio con uno stile moderno e giocoso. Si concentra prevalentemente sui prodotti del mare ma nella giusta stagione trovano posto anche funghi porcini, tartufi e alcune ricette di carne. Nel menu regnano piatti che esaltano pienamente la freschezza del pescato come le Cruditè di pesce, il Carpaccio di ombrina con panzanella o gli Spaghetti con battuta di tonno stracciatella e pistacchio. Nel percorso degustazione si concede mano libera allo chef, con portate pensate per valorizzare ciò che ha offerto il mare quel giorno: è il modo migliore per gustare appieno i sapori della Liguria. L’ultima coccola sono i golosi dolci della casa che catturano l’occhio e il palato con forme invitanti e consistenze gustose: la proposta varia dalla Namelaka all’ultima moda al classico Gelato alle castagne con mandorle e cioccolato. In continuo aggiornamento, la carta dei vini è il frutto della selezione scrupolosa di Mattia, sommelier oltre che cuoco, di etichette italiane con predilezione per quelle liguri.

Menu TavoleDOC

60 € a persona

Spaghetti Mancini, nero di seppia, porcini crudi e cotti, gamberi viola di Santa Margherita

Tempo di preparazione: 25′ · Difficoltà: media

Iniziare pulendo i porcini e mettendone qualcuno da parte. Tagliare a cubetti la maggior parte dei funghi, poi fare lo stesso con i gamberi: togliere gli scarti e tagliarli a piccoli cubi.
Nel frattempo, preparare una pentola piena d’acqua, farla bollire e salarla. Buttare quindi gli spaghetti e curarne la cottura: il suggerimento è di utilizzare quelli del pastificio Mancini che cuociono tra i 9 e gli 11 minuti, mantenendo il gusto e l’alta qualità della farina utilizzata per crearli. Considerare che non bisognerà far ultimare la cottura all’interno dell’acqua ma solo successivamente in una pentola, mantecando la pasta.
Nel frattempo, scaldare una pentola in cui aggiungere un filo d’olio. Quando è calda, metterci il nero di seppia, un altro po’ d’olio e l’aglio di Vessalico. Una volta che il soffritto si è scaldato, saltare i porcini precedentemente tagliati. Scolare gli spaghetti prima che sia ultimata la cottura. Mantecare la pasta pronta nel nero di seppia per almeno 3 minuti.
Una volta scaduto il tempo, impiattare creando un cilindro: iniziare con gli spaghetti e poi procedere sovrapponendo ad essi i porcini spadellati e le code di gambero crude.
Tagliare a lamelle i funghi che sono stati messi da parte e procedere decorando il piatto. Questo è l’ultimo step prima di servire la preparazione, quindi si abbia cura della presentazione e dell’aspetto estetico. Si consiglia di usare un piatto che esalti il contrasto tra il nero di seppia e i gamberi viola.