MATERIA BISTROT

Via Untoria 45R
17100 Savona

CHIUSURA Martedì. Aperto solo a cena

FERIE Mai
COPERTI 16 interni + 12 esterni in estate
ANIMALI si

Concept contemporaneo, fresco e giovane, come lo sono i suoi titolari Alessandro Parodi e Francesco Lazzarino, Materia Bistrot ha trovato appropriata sede nel centro storico di Savona, tra la Darsena e la fortezza del Priamar. Il nome non lascia dubbi sulla proposta di cucina che vuole rispettare e valorizzare gli ingredienti nella loro forma più concreta: da quelli più ricercati a quelli usuali e quotidiani che provengono in gran parte dall’orto, curato in prima persona dagli stessi protagonisti. Come figli dotati di un forte imprinting caratteriale, i due percorsi degustazione si compongono di piatti concepiti dopo una lunga ricerca, seguendo il percorso di sperimentazione che lo chef Parodi ha assimilato, lavorando in prestigiose cucine italiane. La Tartare di diaframma e acidità oppure il Barracuda scottato con crema di rapa e latte di mandorle sono esempi di piatti dalla spiccata personalità. La curiosità dell’ospite viene prima soddisfatta dalle spiegazioni del preparatissimo personale di sala, quindi dalla percezione gustativa. Mettendo a frutto l’esperienza maturata presso importanti maestri cioccolatieri in Belgio, lo chef conclude il percorso con dolci altrettanto intriganti come Cioccolato e carote o Meringa e acidità. Il design semplice e moderno della sala si sposa allo stile della cucina. Lineare e pulito, l’ambiente è definito principalmente dall’opposizione tra bianco e nero, nell’arredamento e nei rivestimenti di legno scuro sulle pareti bianche. Selezionati per essere la controparte perfetta dei piatti, i vini provengono per lo più da piccole cantine in prevalenza italiane, con alcune puntate Oltralpe.

Menu TavoleDOC

60 € a persona

Il piccione in tutti i suoi elementi

Tempo di preparazione: 3h · Difficoltà: media

Dal momento che verranno utilizzate tutte le parti del piccione, iniziare a disossarlo ricavandone i petti, le cosce e le interiora. Prendere quindi i petti e metterli in un sacchetto sottovuoto con burro, alloro e rosmarino. Prelevare la pelle dalle cosce, da scottare in padella su entrambi i lati e sfumare con marsala e vino rosso. Fare poi un brodo di piccione con le carcasse da utilizzare per cuocere le cosce, finché la carne non si stacca dalle ossa. Aiutandosi con un paio di guanti, spolpare le cosce e metterle in planetaria aggiungendo parmigiano, olio, sale, pepe e burro. Con il composto ottenuto, creare delle sfere in cui infilzare un osso e poi congelare il tutto. Prendere le interiora, a partire dal fegato che bisogna tagliare a fettine e far rosolare in padella con una brunoise di cipolla. Sfumare ancora con del vino rosso e cuocere per alcuni minuti. Frullare poi tutto con un po’ di panna per crearne un paté. Pulire il cuore per servirlo.

Per la finitura, fare una pastella con della farina di riso e acqua frizzante, immergere la coscia all’interno e impanare con del panko. A questo punto friggere la pastella fino a che non assume la giusta colorazione. Nel frattempo, scottare i petti dalla parte della pelle su una padella rovente. Cuocere il cuore, precedentemente pulito, in burro e alloro. Creare quindi una sfoglia con la meringa e con il paté di fegati. Impiattare quindi le diverse parti con cura e servire