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MAGIARGÈ
Via Dritta 2
18012 Bordighera (IM)
CHIUSURA Lunedì. In inverno anche Martedì
0184262946
3898762853
magiarge.it
bregliano.p@gmail.com
FERIE Solitamente Novembre
COPERTI 30 interni + 70 esterni
ANIMALI si
Non poteva esserci nome più calzante per un ristorante situato nella storica e pittoresca città alta: Magiargè rievoca infatti ricordi di antiche leggende che si tramandano gli abitanti di Bordighera. Piero Bregliano ha rilevato l’attività e l’ha resa inconfondibilmente sua: un’osteria tradizionale e contemporanea al tempo stesso. Meglio delle parole, è il menu a raccontarne senza indugi l’essenza. I “Sempre in carta” comprendono i capisaldi della cucina regionale come il Ciuppin sanremasco con salsa rouille e lo Stoccafisso brandacujun mantecato. A completare una proposta in continua evoluzione stagionale, i piatti sono frutto dell’esperienza e della creatività del protagonista ai fornelli. Gli Spaghettoni pan burro e acciughe di Monterosso propongono un abbinamento semplice che si perpetua sin dall’antichità, ora attualizzato in un primo piatto di grande gusto; tra i secondi il Pesce bianco (la specie varia secondo il pescato) trova il suo migliore abbinamento con zucchine trombetta e mentuccia. La cantina è l’altro vanto del ristorante: settecento etichette rappresentano un poderoso panorama enologico adatto alle esigenze di ogni cliente. Le pareti blu intenso del locale creano un giocoso contrasto con i colori della tranquilla piazzetta esterna, un invito a immergersi totalmente nella filosofia del ristorante, accolti dalla cortese ospitalità di Katia Lo Sasso, padrona di casa e anima del locale. È stato il suo occhio attento a scegliere gli interni della sala, che esattamente come la cucina mescola elementi tradizionali e attuali: un connubio dal forte carattere dato da tavoli e sedie di fogge diverse, pavimenti di terracotta e una carta da parati di stampo esotico.
Menu TavoleDOC
60 € a persona
Cima alla Genovese “alla Piero” con calamaro ripieno
RICETTA
Tempo di preparazione: 30’ · Difficoltà: media
Pulire accuratamente i calamari, passandoli da principio sotto l’acqua e poi separando i tubi dai ciuffi.
Tenere tutto da parte perché, specialmente i tubi, serviranno in seguito per un’altra preparazione.
Mettere tutto in frigo di modo che si possa continuare la preparazione senza preoccuparsi del pesce.
Tagliare la carota e la carne a dadini così da unirli alla cervella, precedentemente saltata omogeneamente in padella.
Far rosolare il tutto aggiungendo un filo d’olio, i piselli sbollentati, i pinoli, un pizzico di sale e della maggiorana in foglie.
Lasciare poi che si raffreddi quanto appena tolto dal fuoco e a cui bisogna unire le uova sbattute, il parmigiano e il prosciutto o la mortadella tagliati a piccoli cubetti.
A questo punto, procedere mettendo il preparato in una sac à poche con cui aiutarsi per riempire i tubi di calamaro fino ai loro 2/3. Chiuderli con uno stecchino affinché non si perda il loro riempimento durante la cottura e rosolarli a loro volta da tutti i lati in padella, con un filo d’olio.
Farli raffreddare e tagliarli in piccoli cilindri che si possono disporre come meglio si crede sul piatto, avendo cura della presentazione e dell’aspetto visivo ed estetico.
Servirli freddi, accompagnandoli con della salsa verde, della salsa di barbabietola all’aceto e della salsa di carote al burro con cui si può abbellire ancora di più la cima alla genovese.
INGREDIENTI
#ILVINOIDEALE