La Brinca

Via Campo di Ne 58
16040 Ne (GE)

CHIUSURA Lunedì. Da Martedì a Venerdì a pranzo

FERIE Variabili
COPERTI 70 interni + 10 esterni
PARCHEGGIO si

Immersa nel verde alle pendici della Val Grevaglia, La Brinca mantiene vivo il fuoco della tradizione gastronomica del Levante, riproponendo i sapori locali in una cucina contemporanea che si avvale di molte materie prime prodotte in proprio (verdure in particolare). Punto di riferimento nel piccolo comune di Ne, la casa colonica che ospita il ristorante è testimone di memorie dimenticate e del piacere della loro riscoperta. È questa l’idea che da più di trent’anni anima la famiglia Circella: Roberto, Sergio e Pierangela. La nuova generazione promette un futuro brillante, con Simone e Stefano in cucina e Matteo in sala, nominato Miglior Sommelier d’Italia 2021 dalla rinomata guida francese. Le ampie vetrate affacciate sulla valle e il soffitto dalle travi a vista sono l’incantevole ambientazione per un viaggio nella Liguria più autentica. I due menu degustazione ripropongono e rivisitano la storia di questo territorio scosceso, delle sue miniere e delle sue campagne pietrose dal fascino tipicamente ligure, con un’antica cultura di calda ospitalità. Dai boschi d’intorno arrivano castagne, funghi ed erbe spontanee, indispensabili per i Ravioli e i Corzetti, preparati a mano con farine rustiche e ispirati al ricordo della nonna che li impastava sulla madia. In base alla stagione cambia la proposta di secondi, incentrati sulla carne ma con un’ampia offerta di piatti “di magro” legati alle usanze di tempi passati. Dessert regionali sono accostati a dolci più estrosi, frutto dell’incontro tra prodotti locali e sapienza artigiana. La cantina è di grande spessore e profondità, ricca di proposte ricercate con attenzione e capacità di selezione.

Menu TavoleDOC

60 € a persona

Ravioloni di erbette e Sarazzu con la salsa di nocciole Misto Chiavari

Tempo di preparazione: 4h · Difficoltà: media

PER LA PASTA: impastare la farina con l’acqua e il rosso dell’uovo in una bacinella capiente, unire con la borragine precedentemente scottata in acqua bollente. Prendere poi un matterello e stendere l’impasto ottenuto. Continuare fino a che non si ottiene una sfoglia sottile.

PER IL RIPIENO: riempire una pentola d’acqua e aspettare che bolla. Cuocere quindi le erbette selvatiche, le bietoline e la borraggine. Strizzarle bene e tritarle.
A questo punto cuocere le cipolle e, nel frattempo, ammollare il pane in acqua. Unire poi cipolle e pane, passandoli al tritacarne.
Amalgamare quanto ottenuto insieme alle erbette tritate, aggiungendo la maggiorana, l’olio, l’aglio, il Parmigiano e il Sarazzu. Impastare tutto insieme e formare delle piccole noci da porre sulla sfoglia. Mettere quindi un’altra sfoglia sopra e coprire tutto. Utilizzando una rotella tagliapasta, tagliare le sfoglie per ottenere dei ravioloni.

PER LA SALSA: ammollare il pane nel latte e poi frullarlo con nocciole Misto Chiavari (provenienti da Mezzanego, Val Fontanabuona e Val Graveglia), sale, olio evo e Parmigiano.
Continuare fino ad ottenere una salsa densa. Cuocere i ravioloni tenendo conto che bastano pochi minuti. Una volta pronti, scolarli e condirli con la salsa di nocciole. Impiattare e servire.