IL GIARDINO DEL GUSTO

Piazza XX Settembre 6C
18039 Ventimiglia (IM)

CHIUSURA Lunedì. Martedì a pranzo

FERIE Dal 10 al 25 Aprile e dal 1 al 15 Ottobre
COPERTI 15 interni + 10 esterni
ANIMALI si

Ventimiglia è una terra di frontiera ma l’inventiva del giovane Emanuele Donalisio non conosce confini. Ritornato da una formazione d’eccellenza all’estero, mette le sue radici al Giardino del gusto dove interpreta con raffinatezza e personalità la cucina italiana contemporanea. A fare da scenografia, grandi finestre ad arco e candelabri d’ottone che illuminano modanature d’epoca e opere d’arte moderna: un equilibrio che assicura alla sala un’atmosfera rilassante e romantica. Le origini piemontesi e le esperienze internazionali dello chef sono evidenti nella ricchezza di ingredienti e nella creatività degli accostamenti: si alternano il pescato ligure e carni di pregio, mentre il raccolto della campagna e del sottobosco viene valorizzato con tecniche originali. Attingendo dal suo bagaglio personale ha formulato un menu di classe, un fortunato luogo d’incontro tra tradizioni fortemente legate al Piemonte come i tajarin 30 tuorli e i prodotti unici della pesca e della terra locale, un saggio tocco di innovazione. La proposta gastronomica trasporta in un viaggio sensoriale tra mare, orto e montagna e presenta con eleganza i sapori meno scontati. Con questo intento il ristorante collabora insieme ad aziende locali per preservare e trasmettere la biodiversità del territorio, i suoi prodotti e accostare con estro sentori provenienti da tutto il mondo. Invece che sulla provenienza, la scelta dei vini si basa sulle qualità intrinseche del vitigno per riscoprire gusti dimenticati e insoliti. Si spazia da etichette di piccole realtà liguri a vini di ogni provenienza prestando particolare attenzione ai vini naturali.

Menu TavoleDOC

60 € a persona

Noci di capasanta, riduzione di Ultimosole, pesca, portulaca e cipria di barbabietola

Tempo di preparazione: 30’ · Difficoltà: media

Lavare e pelare la pesca, prelevando tutta la polpa del frutto e mettendola in un contenitore. Aggiungere lo zucchero muscovado, sale, pepe e 2 cucchiai di succo di limone. A questo punto frullare il tutto emulsionando la panna e aggiungendo per ultimo 1,5 g di xantano. Una volta che il tutto è legato ed omogeneo, riporre la salsa all’interno di una bottiglia con pipetta e metterla in frigorifero. Versare in un pentolino il passito e farlo ridurre di 2/3, poi legare con un piccolino frustino 1 g di xantano. Riporre anche questo in frigo prima dell’uso.
Selezionare le punte più morbide della portulaca e metterle in un ciotolino per condirle con un filo di olio evo, 2 cucchiai di condimento agrodolce, un pizzico di sale, una pepata e cipollotto fresco tritato finemente (solo la parte bianca). Pelare poi la pesca noce semi-matura e tagliare su un tagliere le due estremità, ottenendo due sezioni di polpa da tagliare in finissime lamelle per comporre il piatto.
Per servire, utilizzare 4 piatti bianchi piani, disporre la pesca e nel frattempo scaldare una padella antiaderente in cui aggiungere poi poco sale e un filo d’olio. Cuocere le noci di capasanta solo da un lato per circa 3 minuti a fuoco alto, in modo unilaterale, ottenendo una cottura demi-cuit. Adagiarle poi a contatto con le lamelle di pesca. Utilizzare la pipetta per creare delle gocce di diverso spessore e larghezza; cospargere la riduzione di Ultimosole, aggiungere la portulaca e spolverare a piacimento la cipria di barbabietola. Abbellire il tutto con qualche fiore.