Boma Ristorante Caffè

Via dei Tornitori 2
17019 Varazze (SV)

CHIUSURA Martedì

FERIE 15 giorni tra Novembre e Febbraio
COPERTI 35 interni + 35 esterni
ANIMALI si
PARCHEGGIO si

Rispettivamente chef e maître di sala, i fratelli Alessandro e Giovanni Patanè sono i due pilastri del Boma, dinamico ristorante di Varazze. Nei pressi della Marina hanno saputo ritagliare un ambiente elegante e accogliente, dovuto in parte all’arredamento moderno ma soprattutto all’ospitalità cortese e professionale della famiglia Patanè. Pareti rosse damascate e colonne rivestite di metallo sono gli elementi distintivi della grande sala, pronta ad accogliere chiunque cerchi un’atmosfera rilassata e un servizio attento, sia per una cena a lume di candela che per una colazione aziendale. Nel dehors vista mare vengono organizzati eventi di musica dal vivo, occasioni esclusive per unire buon cibo e jazz. Alessandro si ispira soprattutto agli usi regionali: privilegia pesce e frutti di mare nostrani, senza dimenticare le tante verdure e piante aromatiche dei soleggiati orti savonesi. Nel menu si susseguono piatti dal gusto mediterraneo e bilanciato che esaltano al meglio gli ingredienti con preparazioni espresse, cotture a bassa temperatura e una moltitudine di profumate erbe. Tra gli invitanti dolci della carta dedicata, il dessert che sa di casa è certamente la Torta Boma: una crostata al cioccolato con crema all’arancia siciliana e frangipane alle mandorle, un ultimo assaggio intenso ma leggero. Competente sommelier, Giovanni ama diffondere la cultura del vino italiano e le storie dei suoi produttori. Senza trascurare le etichette dal resto del Belpaese e qualche incursione internazionale, la selezione predilige i vini liguri (va da sé, in particolare i bianchi) con un occhio di riguardo per le etichette biologiche e naturali.

Menu TavoleDOC

60 € a persona

Insalata di stoccafisso norvegese con fagioli cannellini e olive schiacciate al paté di taggiasche

Tempo di preparazione: 30’ · Difficoltà: bassa

Iniziare cuocendo lo stoccafisso e le patate, possibilmente al vapore (altrimenti va bene anche in pentola, ma in tal caso si consiglia di cuocerle con la pelle e rimuoverla a cottura
ultimata). Il pesce deve cuocere per circa 15/20 minuti, a seconda del grado di ammollo: è meglio che non sia troppo inumidito per avere la possibilità di assaporare un pesce dalla consistenza piuttosto particolare. Comunque, l’importante è controllarlo di tanto in tanto.

Per decidere quale filetto selezionare, chiedere aiuto al proprio pescivendolo di fiducia. Una volta ultimata la cottura, pulire lo stoccafisso eliminando accuratamente le lische (aiutandosi eventualmente con una pinzetta per quelle più difficili da staccare) e la pelle. Tagliarlo in pezzi della grandezza che si preferisce, considerando l’impiattamento finale e come si desidera presentare il piatto.

Schiacciare le patate con una forchetta dopo averle condite con del sale, del pepe, dell’olio extravergine di oliva e un cucchiaio di paté di olive taggiasche. Assaggiare per controllare l’equilibrio dei sapori. Unire al tutto anche dei fagioli cannellini precedentemente cotti, aggiustando nuovamente con i condimenti che si hanno a disposizione.

Per impiattare, preparare una base di patate schiacciate precedentemente su cui adagiare lo stoccafisso condito. Cercare di non servirlo freddo perché perderà gusto. Sulla sommità si possono posizionare le olive ed eventualmente aggiungere altri elementi per migliorare la presentazione a piacimento.