AL3

Pizza IV novembre 3
17020 Calice Ligure (SV)

CHIUSURA In estate Lunedì. In inverno anche Martedì

FERIE Solitamente tra Gennaio e Febbraio
COPERTI 18 interni + 24 esterni
ANIMALI si
PARCHEGGIO si

Da paesino sperduto nell’entroterra savonese, negli anni Settanta Calice Ligure è diventato un importante centro d’arte contemporanea. In quello che fu il laboratorio dell’artista Emilio Scanavino, la famiglia Volpe-Caneto ha aperto il ristorante AL3. Le grandi finestre della luminosa Sala Portico si affacciano sul dehors situato nella piccola Piazza della Posta a ridosso del torrente, mentre la Sala Affresco occupa il vecchio atelier artistico scelto dal pittore proprio per la bellezza delle decorazioni alle pareti. Oggi l’arredamento moderno e le luci studiate ad hoc lasciano esprimere il fascino delle volte e dei pavimenti originali. Realizzata con materiali di recupero, la mise en place anticipa la filosofia di sostenibilità della cucina. In bilico tra semplicità ed estro, attraverso i piatti della chef Rosalba Caneto, AL3 sostiene una rete di piccole realtà non industriali facendole conoscere agli ospiti, affinché possano contribuire a questo circolo virtuoso. Emergono così le caratteristiche originarie di materie prime uniche nel loro genere, come le farine di un mulino artigianale macinate con la forza dell’acqua, oppure le carni provenienti da un piccolo allevamento non intensivo poco distante, o ancora le verdure dell’orto familiare di Rialto. Sedersi ai tavoli di AL3 significa gustare il sapore autentico dei prodotti locali: alle ricette tradizionali viene data una rilettura contemporanea e accattivante, frutto anche dell’energia artistica che si respira nel comune. Ad accompagnare le portate non solo i ben assortiti vini regionali, ma anche birre artigianali: la carta beverage è espressione del vero sapore del territorio ligure a tutto tondo.

Menu TavoleDOC

60 € a persona

Triglie, panatura al limone, passata di mela, crunch di cavolo nero, aceto balsamico

Tempo di preparazione: 20′ · Difficoltà: bassa

Sbucciare le mele e tagliarle a cubetti. Far rosolare quest’ultimi con un filo d’olio e finire la cottura con un po’ d’acqua. Quando è ultimata, frullare tutto. Ridurre l’aceto balsamico fino a un terzo, aggiungendo l’agar agar e lasciando poi raffreddare. Tagliare il cavolo nero sottile e friggerlo fino a che non è croccante e lucente.

PER LA PANATURA: spremere un limone e aiutandosi con una grattugia, ricavarne la scorza. Procedere tostando il pangrattato, a cui aggiungere il succo e la scorza di limone, l’olio, l’aglio precedentemente tritato e il prezzemolo fino a che il tutto non è ben compatto.

PER IL PESCE: squamare, sfilettare e spinare con cura le triglie. Mettere da parte la lisca con la testa ancora attaccata. Farcire quindi con la panatura (circa 10 g ciascuna) i due filetti della stessa triglia, da posizionare sovrapposti. Prestare attenzione a non impanare i lati con la pelle. Condire con olio e sale e cuocere nel forno precedentemente scaldato, a 190 °C in modalità statica per 3/5 minuti. Come ultimo passo, friggere la lisca a 180 °C fino a renderla croccante.
Impiattare scegliendo a piacimento se mettere tutto sullo stesso piatto, o utilizzare una presentazione con due piatti più piccoli, come in foto.