A Spurcacciun-a

Via Nizza 41R
17100 Savona

CHIUSURA Dal 15 settembre al 15 giugno Domenica a cena, Lunedì e Martedì a pranzo. Dal 15 giugno al 15 settembre Lunedì, da Martedì a Giovedì a pranzo

FERIE Dal 24 Dicembre al 22 Gennaio
COPERTI 40 interni + 40/50 esterni
ANIMALI si
PARCHEGGIO si

Pervinca Tiranini rappresenta la quarta generazione della famiglia di ristoratori che da oltre un secolo gestisce sul litorale di Savona A Spurcacciun-a, nome curioso coniato in seguito ad un aneddoto che vide protagonista nonna Paola. Da semplice trattoria con forno per il pane, grazie al costante impegno e agli investimenti, l’insegna nel tempo ha preso i connotati da ristorante gourmet, arrivando ad ottenere riconoscimenti importanti dalla critica gastronomica. La vista dall’ingresso posto sul trafficato lungomare che collega Savona con Vado, non rende giustizia all’opulenza di un locale che dispone di varie sale, riccamente arredate, di terrazza estiva con affaccio su spiaggia e mare per i pranzi e le cene all’aperto, di una cantina-teatro che contiene 15mila bottiglie pregiate disposte ordinatamente su scaffalature scenografiche. L’entrata in scena di Simone Perata, giovane cuoco proveniente da esperienze significative tra Italia, Francia e soprattutto Spagna, ha dato un ulteriore spinta verso una cucina d’autore. L’anima della Liguria aleggia in piatti che rivisitano i classici come nella straordinaria versione del Cappon magro o nei golosi Spaghettoni in ciuppin. Ma i menu degustazione “Alta e Bassa marea” consentono divagazioni senza confini, vedi la Cima di rana pescatrice alla Wellington e salsa d’ostrica. Completano un’offerta che consente di passare giornate in relax il Sushi Beach e il Bistrot Marea collegati direttamente con la spiaggia privata, dotata di tutte le attrezzature per una pausa balneare. E naturalmente le confortevoli camere del Mare Hotel per prolungare la sosta.

Menu TavoleDOC

90 € a persona

Cima di rana pescatrice alla Wellington, salsa d’ostriche

Tempo di preparazione: 30′ · Difficoltà: media

Sbollentare la lattuga, raffreddarla in acqua e giaccio e poi tritarla finemente a coltello. Cuocere le animelle dopo averle fatte spurgare in acqua corrente, in un court bouillon, partendo da acqua fredda fino ad ebollizione. Raffreddarle immediatamente, poi pulirle e rosolarle in padella con olio, aglio e timo, sino ad ottenere una doratura uniforme. Tritarle a coltello. Tostare i pinoli, sbiancare i piselli e far appassire cipolla e aglio in padella con un filo d’olio. Ammollare il pane nel latte, strizzandolo. Mescolare tutti gli ingredienti, aggiungendo la maggiorana tritata e regolando di sale e pepe.

PER LA PASTA SFOGLIA E PER IL PANETTO: operare come per una sfoglia tradizionale, facendo un incasso a libro e procedendo con il panetto. PER LA RANA PESCATRICE: cuocere i pezzi di coda sottovuoto a 58 °C per 8 minuti, poi raffreddare.

PER LA SALSA D’OSTRICHE: ridurre il vino con scalogni e aglio, aggiungendo l’acqua e la panna, per poi ridurre al 50%. Alla fine, aggiungere le ostriche e frullare. Stendere la pasta ad uno spessore di 2 mm, formando dei rettangoli. Adagiare al centro la farcia della cima e omogeneizzarla con una spatola. Disporre nel mezzo la pescatrice, chiudendola con la sfoglia, alla Wellington. Cuocerla in forno a 190 °C per 25 minuti. Tagliarla a metà, disporla nel piatto ed irrorarla con la salsa d’ostriche.